il confronto winckellmanniano tra l'arte classica e il mare si adatta perfettamente alle opere di Fabrizio Cotognini: una profondità immobile sotto a una superficie agitata da passioni. Caos in apparenza, anima grande e posata, equilibrio come sostanza la superficie agitata è una confusione di Trionfi - la Fama e il Tempo- con seguito di Personificazioni, allegorie, eroi ed eroine greci e latini e anche cristiani, Storia e Mito immaginati nel 1356, o giù di lì, da Petrarca quasi prete innamorato di donna la superficie è agitata da un fake d'antan: le visioni petrarchesche figurate da Tiziano, quasi sicuramente mai, nel '500 la superficie è agitata da tale don Michilli, eminenza di Santa Romana Chiesa, che sostiene di possedere i Tiziano e ne trae incisioni nel 1770 molta agitazione su queste due superfici, alle quali Fabrizio Cotognini, col suo furore esegetico, fatto di mano esperta e sicura, aggiunge -perché no?- coleotteri vibranti di sangue leggero, reticolati di linee decise, cancellature, abrasioni e sovrapposizioni furore su caos: agitazione di superficie e tutto che si compone. Animo grande e posato, equilibrio. Arte